Per il MFR19 Mese della Fotografia marzo 2019 l’Associazione Antimafia #NOI organizza a Roma nelle date 22 – 23 e 24 MARZO 2019 presso la Sala Conferenze Porto Turistico di Roma, un evento rivolto al pubblico completamente gratuito. In un momento in cui la qualità e la veridicità delle informazioni è sempre più in discussione, si darà vita a due seminari – riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti Nazionale e del Lazio e dunque a tutti gli effetti validi per acquisire crediti formativi – per ridefinire il concetto essenziale del giornalismo da quello d’inchiesta a quello degli inviati di guerra. A chi parteciperà ai seminari verranno forniti strumenti e conoscenze base per approcciarsi a questi campi con più consapevolezza, dall’importanza di raccontare con un’esperienza diretta fatti, persone o luoghi, alla fase di investigazione, dall’obiettivo di preservarne il ricordo per il futuro o per denunciare condizioni di vita difficili.
Venerdi 22 Marzo ore 18:00
Inaugurazione
Mostra Fotografica “OSTIA
SIAMO NOI” il reportage della manifestazione del 30 settembre
2018, una festa per dire no alla mafia. Cultura,
sport e musica in due strutture sequestrate alla mafia e una confiscata: il
Village, il Faber Beach e il
Porto Turistico. A organizzare l’iniziativa è l’Associazione Antimafia
“Noi”, nata all’indomani della manifestazione di metà giugno in
favore di Federica Angeli, cronista di Repubblica sotto scorta dal 2013. Fotografie di Adolfo Trinca – Francesco He
– Beniamino Laurenzi – Marco Luca Pigliacelli – Lorenzo Di Meo
I SEMINARI
Riconosciuti
dall’Ordine dei Giornalisti Nazionale e del
Lazio
Questo progetto dell’Associazione antimafia #Noi, vuole promuovere in un bene confiscato dallo Stato (il porto turistico di Roma) due giornate dedicate all’informazione sia in territori di guerra, sia in territori di mafia.
Per farlo ha chiamato a raccolta
diversi giornalisti che possono portare la loro esperienza per migliorare le
giovani leve o chi non si è mai occupato di quei settori (guerra e mafia) allo
scopo di rendere fruibile a tutti non solo le informazioni sui territori di
mafia (o guerra), ma anche dare “istruzioni per l’uso” su come si svolgono
inchieste e il nostro mestiere in territori complicati.
Per questo motivo nella prima
giornata il 23 marzo, oltre ai colleghi esperti e inviati in zone di guerra ci
sarà anche il professor neuropsichiatra Aglioti che attraverso l’uso di
occhialetti che portano nella realtà virtuale, farà entrare i partecipanti in
territori di guerra per catapultarli, dopo la teoria, nella pratica. Il suo
progetto “giornalismo virtuale immersivo” fu finanziato dal Ministero della Comunicazione anni fa e in
tutta Europa viene usato come propedeutico per quei colleghi prossimi ad
affrontare zone di guerra.
Per la seconda giornata (24
marzo) i colleghi illustreranno alla platea come si svolgono inchieste in
territori in cui la mafia non viene riconosciuta ma esiste, mostrando filmati
di servizi fatti, la reazione della popolazione, la comunicazione non verbale
che “tradisce” emozioni degli intervistati, per passare infine a raccontare di quella mafia invisibile che non
spara ma si è infiltrata nell’economia del nostro paese. Come riconoscerla,
come fare inchieste per documentarla e come affrontarla. Interverrà a questa
giornata anche il presidente della Fnsi Beppe Giulietti per raccontare come sia
il sindacato sia l’Ordine dei
Giornalisti non lasciano soli quei colleghi che, loro malgrado, da inchieste
sono diventati vittime e dunque hanno dovuto affrontare nelle aule di tribunale
questi mafiosi.
Sabato 23 Marzo mattina 9-13
Seminario
“Inviati di Guerra” coordina l’incontro Stefano Corradino
Docenti: Pino
Scaccia, Alex Mezzenga e Antonella Napoli
Pino Scaccia: È stato uno degli inviati storici
della Rai. Ha seguito i più importanti avvenimenti degli ultimi
trent’anni: dalla prima Guerra
del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell’ex Unione
Sovietica fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile
dopoguerra in Iraq (dove è stato l’ultimo compagno di viaggio
di Enzo Baldoni) fino alla rivolta in Libia.
Alex Mezzenga: Fotoreporter romano, oltre a
seguire notizie di carattere nazionale ed internazionale si occupa di progetti
a medio – lungo termine legati ai conflitti ed ai post-conflitti con
particolare attenzione alle situazioni mediorientali e latino americane.
Antonella Napoli: giornalista e analista di
questioni internazionali, si occupa da anni di diritti umani, promuovendo
campagne, eventi e iniziative istituzionali. È nel consiglio di presidenza di “Articolo 21”. Fermata e
rilasciata in Sudan lo scorso 6 gennaio mentre portava avanti il suo lavoro nel
paese africano per seguire le proteste contro il governo, racconterà la sua
esperienza in territori di guerra.
Salvatore
Maria Aglioti neurologo, ricercatore nel campo delle neuroscienze sociali e
professore alla Sapienza di Roma, darà un contributo importante alla mattinata.
“L’impatto sociale della realtà virtuale: il caso del giornalismo immersivo”:
attraverso l’utilizzo della tecnologia della Realtà Virtuale, vivremo una vera
e propria esperienza su un campo di battaglia.
Domenica 24 Marzo mattina 9-13
Seminario
“Giornalismo Antimafia, ovvero “Come combattere i clan con una
penna”
Docenti: Federica Angeli,
Sandro Ruotolo, Giuseppe Giulietti, Elisa Marincola e Marino Bisso
Federica Angeli: Giornalista de La
Repubblica conosciuta per le sue inchieste sulla mafia romana.
In seguito alle minacce ricevute, vive sotto scorta dal 17 luglio 2013.
Illustrerà alla platea come ha svolto l’inchiesta sul campo per scoperchiare la
mafia romana
Sandro Ruotolo: considerato uno dei migliori
giornalisti del panorama italiano, volto conosciuto del piccolo schermo. Per
anni ha collaborato con Michele Santoro nella realizzazione di numerosi
programmi tv. Vive sotto scorta per via delle sue indagini sulla camorra che
hanno portato alla luce alcune verità riguardanti lo smaltimento di rifiuti
tossici in Campania.
Elisa
Marincola portavoce di Articolo 21, analizzerà i dati dei cronisti minacciati
dalle mafie.
Giuseppe
Giulietti Presidente FNSI
(Federazione Nazionale della Stampa Italiana), parlerà dell’importanza da parte
degli istituti del mondo dell’informazione di stara accanto a chi si occupa di
giornalismo antimafia. Le costituzioni di parte civile al fianco dei cronisti
in tribunale.
Marino
Bisso caposervizio di Repubblica e Presidente Associazione #nobavaglio che
illustrerà il caso “Roxy bar”, ovvero come il giornalismo supporta chi denuncia
la mafia.
Con riferimento ai
seminari in programma, dati i posti
limitati, per partecipare sarà necessario prenotarsi: i giornalisti potranno registrarsi
attraverso la piattaforma Sigef, mentre i non addetti ai lavori dovranno
inviare una mail a noiamanodisarmata@gmail.com, specificando a quale seminario
vorranno partecipare.
Presentazione
Libri
Sabato 23 Marzo pomeriggio pomeriggio ore 17
Presentazione
di Federica Angeli del libro di Pino Scaccia “Dittatori”
Le verità e le bugie intorno ai
due dittatori che hanno portato il mondo alla distruzione durante la Seconda
guerra mondiale. Da una parte il Führer con sangue ebraico e forse origini
berbere. Dall’altra il campione della famiglia italiana, il Duce, che si
innamorò di Claretta Petacci che probabilmente era una spia degli inglesi.
In mezzo: una lettera di Gandhi,
il complotto di Papa Pio XII e il premio Nobel per la pace caldeggiato come
provocazione.
Poi la fine nel bunker di
Berlino: fu vero suicidio con Eva Braun o Adolf Hitler fuggì e si nascose in
Sudamerica?
In Italia Benito Mussolini e il balilla ebreo, ma anche le cinquemila donne
possedute, in un trionfo di sanguinario maschilismo.
La fine, avvolta dai misteri, e
una domanda: quando venne fucilato Mussolini era già morto?
Due storie intrecciate, avvitate, unite nell’odio e nella prevaricazione.
Hitler e Mussolini, dittatori potenti e crudeli, raccontati nelle loro piccole
deformanti e maniacali debolezze umane.
Domenica 24 Marzo pomeriggio ore 17
Presentazione
di Federica Angeli del libro “Ghetti” di Goffredo Buccini
inviato del Corriere della Sera
“Le periferie sono la vera
trincea della democrazia, dove rischia di saltare il patto sociale. Il futuro
d’Italia si gioca nei prossimi dieci anni a Scampia, Corviale, Rozzano, allo
Zen, al Paolo VI, nei Caruggi e alle Dighe di Genova, a Ostia o nelle case
popolari sottratte alla mano pubblica e controllate dai racket. Goffredo
Buccini, da tempo in prima linea nel cogliere i segni di quest’emergenza,
racconta la sua discesa nel lato oscuro del Paese: un viaggio da Nord a Sud,
fatto di storie drammatiche e personaggi memorabili, ma anche una serrata
inchiesta sul campo, ricca di risvolti e dati inediti, che indaga sulle
conseguenze per la salute dei roghi tossici nelle periferie di Roma, Napoli,
Torino, Milano; sui bambini mandati ad appiccare gli incendi perché non
perseguibili (ma dietro c’è la criminalità italiana); sul mezzo milione di
invisibili, i migranti sfuggiti al nostro circuito d’accoglienza e sfruttati
nel lavoro nero; sulla caduta verticale di 15 milioni di connazionali che vivono
in Italia ma si scoprono al di fuori dei suoi confini.”